Orpheo e Aretusa uniti nel mito

Aretusa

La Fonte Aretusa, simbolo della città di Siracusa, è nuovamente aperta al pubblico. Il progetto, prodotto da Civita Sicilia, in collaborazione con la Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese e con La Struttura Didattica Speciale di Architettura, prevede un percorso di visita che permetterà ai visitatori di godere della bellezza della fonte dal suo interno.

Secondo il mito, in questo luogo i corsi d’acqua generati dalla metamorfosi di Aretusa e Alfeo si uniscono in un abbraccio senza fine. Capitolo finale della celebre storia d’amore, inizialmente non corrisposto, iniziata nella Grecia antica e conclusasi dopo mille peripezie, a Siracusa. Il passaggio dalla Grecia a Siracusa sta a testimoniare il forte legame che continuava a esistere tra la madrepatria e chi partiva per fondare nuove colonie.

Ciò che rende Fonte Aretusa una perla del patrimonio naturalistico italiano è anche il fatto che la sua bellezza, nel corso dei secoli è stata cantata da re, filosofi e scrittori; tra cui Cicerone che descrive il tramonto che si può ammirare dalla fonte come “tra i più belli al mondo”.

Il visitatore durante la visita è accompagnato dai contenuti audio Orpheo. Tra le voci narranti ci sono Sergio Grasso, Stefano Starna e Isabella Ragonese, tra le più importanti e conosciute attrici del cinema italiano, nota, tra gli altri, per la sua presenza nei film “Il Giovane Favoloso” e “Tutta la vita davanti”, oltre alla partecipazione alla serie televisiva “Rocco Schiavone”.

I contenuti audio, nell’ottica di un’ampia fruizione, sono disponibili anche in inglese, spagnolo, francese e cinese. 

Il dispositivo attraverso il quale il visitatore potrà seguire le vicende di Aretusa e Alfeo è l’audioguida Mikro Lx, ultima nata della famiglia Orpheo. Dotata di numerose funzionalità, questo device è l’unico sul mercato ad avere la tastiera con il marcatore di rilievo (il tasto 5) per permettere alle persone non vedenti di orientarsi autonomamente sui tasti. Inoltre, la Fonte Aretusa è stata dotata di speciali cavi a induzione che, collegandosi direttamente con gli apparecchi acustici, rendono più agevole la visita per le persone ipo-udenti. Questo progetto si inscrive nel programma sull’accessibilità museale Arte per Tutti, lanciato da Orpheo nel 2016.