Ologramma nelle guide museali
Nell’era del digitale in cui viviamo sempre più nuove tecnologie ci supportano e ci affiancano nel quotidiano. Queste oramai attraversano qualsiasi ambito compreso quello culturale: l’avanzamento tecnologico ci ha aperto infatti nuove modalità di fruizione rispetto alle tante meraviglie artistiche di cui il nostro paese è ricco L’immagine che prende vita è sicuramente una delle possibilità che possiamo sperimentare grazie alle nuove tecnologie sviluppate nel settore culturale da Orpheo. Nell’ambito della sperimentazione sulle immagini non possiamo non citare l’ologramma, una tecnologia di ultima generazione in grado di trasformare una semplice immagine in un oggetto tridimensionale, di facile osservazione da qualsiasi angolatura. Un nuovo modo per raccontare la storia dei luoghi, un sistema immersivo che permette ai visitatori di avere al loro fianco una vera e propria guida che li accompagnerà per l’intero percorso di visita; come nel caso dell’installazione presso l’ex Ospedale Psichiatrico di Santa Maria della Pietà a Roma.
MUSEO LABORATORIO DELLA MENTE
DESCRIZIONE PROGETTO Riportare alla luce la storia de “Il Museo Laboratorio della Mente” dell’Asl Roma 1: è questo lo scopo del nuovo ologramma installato da Orpheo presso gli spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà. Un’installazione all’avanguardia che prende per mano il visitatore e lo accompagna durante tutto il percorso audioguidato all’interno dell’ex manicomio romano. Una continua oscillazione tra elementi reali e virtuali che stimola la partecipazione e l’interesse del pubblico.
TECNOLOGIA: OLOGRAMMA NELLE GUIDE MUSEALI
L’ologramma installato da Orpheo presso l’ex manicomio romano consente al visitatore un’esperienza immersiva: tecnologia brevettata OLOS, 8k resolution, Custom setup 3,5 x 2,5 mt, Image sensor controller, Touch screen controller, Voice recognition, DMX lighting control, 5.1, audio surround, LIS visual language, Audioguide (ENG/FRA). Un percorso che consente al visitatore di entrare subito in contatto con la figura che li accompagnerà durante la visita, l’archivista. Una possibilità mai sperimentata prima, un ologramma che riporta alla mente quelle che erano le scene vissute nell’ex manicomio; un percorso che dal mondo reale porta il visitatore ad immergersi completamente nella storia del luogo che stanno visitando.