Museo Missionario Cinese Di Storia Naturale

Museo Missionario Cinese di Storia Naturale: Orpheo e l’Oriente

Anche conosciuto come Museo Nazionale di Storia Naturale di Sava,  il Museo Missionario Cinese di Storia Naturale è stato fondato nel 1982 per volere di padre Tommaso Leopizzi. La collezione è costituita dall’insieme dei reperti e degli oggetti accumulati nel corso delle missioni dell’omonimo ordine dei Frati Minori in Estremo Oriente nel corso dei secoli.

La storia del museo è strettamente legata alle vicende di vita e alle volontà di padre Egidio Santoro che ebbe l’ambizione di raccogliere, nel primo museo etnografico d’Italia dedicato alla Cina, tutti gli oggetti acquistati e conservati nel corso dei suoi decenni da missionario in Oriente. Scomparso troppo presto nel 1963, padre Santoro non poté ammirare il suo progetto realizzato.

Grazie al Ministro Provinciale dei Frati Minori di quegli anni, Egidio de Tommaso, finalmente la collezione fu esposta interamente presso il Palazzo Fulgezio della Monica. La sede prescelta si trovava proprio di fianco il Convento di Sant’Antonio di Lecce, all’interno del quale era già conservata la Pinacoteca Francescana con tutti i suoi capolavori.

L'attuale sede del museo presso il Convento di S. Francesco di Sava
L’attuale sede del museo presso il Convento di S. Francesco di Sava

Lo stesso padre de Tommaso era un assiduo appassionato di collezionismo, ma questa volta si trattava di malacologia. Di conseguenza, la biblioteca del Palazzo Fulgezio divenne anche sede espositiva di questo primo nucleo naturalistico, destinato a divenire poi una sezione ben più ampia del museo.

Nel 1982 il museo Missionario Cinese di Storia Naturale fu finalmente inaugurato presso il Palazzo Fulgezio della Manica da padre Tommaso Leopizzi, riprendendo le collezioni precedentemente sistemate da padre Egidio de Tommaso. Successivamente, da Lecce la collezione fu trasferita a Sava, in provincia di Taranto, presso il Convento di San Francesco.

Orpheo vi invita ad ammirare un museo unico nel suo genere che accosta due collezioni ben diverse tra loro, ma accostate grazie alla passione di collezionisti speciali. Saranno proprio le nostre audioguide Mikro LX ad illustrarvi la storia esotica di questo museo tra arazzi, strumenti musicali, esemplari faunistici ed erbari.

Bambina Neapolis (1)

I percorsi bambini Orpheo per raccontare l’arte ai piccoli visitatori

La creazione di un percorso di visita per bambini in un museo è una delle più belle sfide che chi opera in questo settore, come noi di Orpheo, si trova ad affrontare. Infatti, se già rendere una visita al museo istruttiva e coinvolgente allo stesso tempo non è semplice per un pubblico adulto, ancor più difficile è creare un percorso bambini all’altezza dei piccoli visitatori.

Per riuscire a realizzare nuovi contenuti formativi e stimolanti, possiamo contare innanzitutto sulla collaborazione di professionisti in campo educativo. Inoltre, grazie alla nostra lunga esperienza, abbiamo elaborato un know how specifico in questo campo. Di seguito vi mostriamo quindi come nasce e si sviluppa un percorso bambini targato Orpheo.

percorso bambini

Scelta del percorso di visita

Insieme al museo o al sito culturale con cui collaboriamo viene scelto l’itinerario tra le opere. In questa fase, una delle caratteristiche fondamentali è selezionare per i bambini gli stessi punti di interesse degli adulti. Ovviamente è necessario rendere la visita più snella ai piccoli visitatori escludendo, ad esempio, alcuni degli approfondimenti destinati agli adulti. Questa scelta si basa sulla convinzione che i bambini non devono essere considerati un pubblico di “serie B” e, inoltre, permette a tutta la famiglia di procedere insieme all’interno del Museo.

Contenuti del percorso bambini

È fondamentale che la narrazione destinata ai bambini sia fluida e continuativa per assicurare loro un totale coinvolgimento. “Coinvolgere” è la parola chiave quando si ha a che fare con questo target e i metodi per realizzare quest’obiettivo sono molteplici.

  • Durata delle tracce. Sicuramente la soglia d’attenzione dei bambini non è elevata come quella di un adulto. Questo è un presupposto fondamentale da tenere in considerazione nella realizzazione di percorsi audio. Ogni punto d’interesse deve infatti essere breve, aggirandosi intorno ad 1 minuto di commento.
  • Storytelling. Se a tutti piace ascoltare delle storie avvincenti, per i bambini è un vero e proprio strumento educativo; una bacchetta magica per imparare. Per tale ragione tutti i nostri contenuti audio sono realizzati con un linguaggio semplice e immediato, ma non per questo privo di elementi educativi. I dialoghi sono una modalità narrativa eccezionale che fa sentire i più piccoli dei veri attori della scena. Ecco allora animarsi protagonisti della storia recuperati dal passato illustre del sito culturale dove ci troviamo; o ancora, i personaggi dei quadri prendere vita e partecipare al racconto.

Tutto questo va fatto senza perdere di vista la necessità dei bambini di avere un punto di riferimento costante durante la visita: un piccolo cicerone che li accompagni e diventi loro amico. Questo simpatico “Virgilio” viene scelto tra i nomi che hanno avuto un ruolo di primo piano nella storia raccontata in quel museo o originari di quella terra.
Talvolta, invece, la scelta può ricadere sul simbolo di un’epoca o sullo strumento del cuore di un artista. Come nel caso di Mati, la simpatica matita e fedele compagna del caratteristico stile di Toulouse Lautrec, guida dei ragazzi in occasione della mostra dedicata all’artista francese a Catania, dal 7 febbraio al 3 giugno 2018.

I nostri progetti

Molti dei nostri progetti includono lo sviluppo di un percorso bambini. Il nostro team interno di professionisti si occupa dell’ideazione e della stesura di questi contenuti educativi.

Volete scoprire qualcosa in più su Mati, la fedele compagna di Toulouse Lautrec? Per conoscerla meglio ascoltate qui!

Cliccate qui se siete curiosi di scoprire come si realizza la produzione audio di un’audioguida.

Toulouse Lautrec Catania

Con Toulouse Lautrec Catania rivive la Bella Epoque

Con la mostra su Toulouse Lautrec Catania si illumina come la Ville Lumière. Dal 7 febbraio al 3 giugno 2018 la città siciliana rende omaggio ad un artista eclettico e spiritoso, sfrontato ma sentimentale, “underground” eppure rivoluzionario, che immortalò gli anni d’oro di una Parigi a cavallo tra due secoli, ritraendo una delle versioni più palpitanti della Belle Epoque.

L’esposizione temporanea, curata da Stefano Zuffi, ospita circa 170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene che delineano la crescita personale e artistica del conte bohemian, decisamente sui generis. Sono presenti litografie, acquarelli, manifesti e illustrazioni che compongono il mosaico intellettuale, artistico e relazionale di Toulouse Lautrec. Tra i capolavori esposti non si possono tacere l

Aristide Bruant nel suo suo cabaret (1893)
Aristide Bruant nel suo suo cabaret (1893)

a litografia a colori intitolata e delicata a Jane Avril (1893) e i due manifesti: La passeggera della cabina 54 del 1985 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893.  L’unicità di questo artista poliedrico risiede proprio nel fatto che uscì dal seminato delle tecniche e dei luoghi accademici dell’arte, a favore di nuovi mezzi espressivi e contenuti irriverenti.

Un pubblicitario ante litteram, un fantasioso disegnatore per giornali e riviste (La Revue blanche del 1895) e un inarrestabile sperimentatore di tecniche inedite, Henri era solito frequentare locali notturni come il Moulin Rouge, all’interno dei quali intratteneva contatti con ballerine, prostitute e chansonniers; tutti personaggi che popolavano il suo immaginario e che noi ritroviamo nelle sue opere.

Con Toulouse Lautrec Catania offre una mostra a portata anche di bambino, grazie alla piccola Mati, la fedele matita di Henri del Toulouse, che accompagna i più piccoli alla scoperta dell’esposizione grazie a contenuti disegnati su misura per loro.

La mostra, promossa da Comune di Catania e dal gruppo Arthemisia, si trova presso il Palazzo della Cultura di Catania e si prospetta come una delle più imperdibili dell’intero panorama italiano di quest’anno. È con estremo orgoglio che Orpheo compare tra gli attori principali che hanno reso possibile questo appuntamento. Non solamente abbiamo fornito le audioguide Mikro LX offerte da Generali Assicurazioni, ma ci siamo occupati della stesura stessa dei testi e della loro traduzione in Inglese. Inoltre, come già accennato qualche riga più su, abbiamo ideato un percorso bambini in cui la piccola Mati, guida speciale per far scoprire ai più piccoli l’arte, ma con divertimento e creatività.

Ascoltate un breve estratto della mostra e buona visita!

Mostra Callas E Roma

Mostra Callas e Roma: Orpheo dà voce alla divina

In occasione dei primi quarant’anni dalla scomparsa della voce più famosa del mondo, arriva nella capitale la mostra Callas e Roma, una voce in mostra; dal 12 dicembre 2017 al 21 gennaio 2018 sarà possibile visitarla presso lo Spazio Eventi Tirso, dove si potrà finalmente penetrare nell’universo più segreto della cantante.

L’esposizione è stato realizzabile solo grazie alla testimonianza e collaborazione di Giovanna Lomazzi, assistente e amica della soprano. la mostra Callas e Roma ripercorre i 10 anni, tra il 1948 e il 1958, che legarono la soprano alla città eterna.

La Callas durante l'esibizione della Norma, 1954
La Callas durante l’esibizione della Norma, 1954

Fu un rapporto burrascoso, appassionato, all’insegna di lustrini e scandali, come quando la cantante abbandonò il Teatro dell’Opera dopo il primo atto della serata inaugurale in cui interpretò la “Norma” di Bellini.

L’interrogatorio parlamentare per il rifiuto di tornare in scena in quell’occasione sarà per la prima volta reso pubblico, così come numerose altre testimonianze inedite della Callas offerte proprio dalla collaborazione tra la Lomazzi e MusicaPERformare. Bozzetti, costumi, contenuti audio e video permetteranno ai visitatori di entrare nell’intimità di una delle più grandi icone del secolo passato.

La Callas tornò a Roma solamente nel ’69, in occasione delle riprese della Medea di Pasolini. Ma oggi la Divina torna nuovamente nella città eterna e Orpheo, in collaborazione con AudioCultura, con le sue audioguide Mikro LX avrà l’onore di dar voce alla “voce” più famosa della storia.

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La “Memoria” di Nachtwey raccontata da Orpheo

Dal 1 dicembre al 4 marzo 2018 avrà luogo al Palazzo Reale di Milano la prima retrospettiva dedicata a James Nachtwey, uno tra i più importanti fotoreporter di guerra contemporanei. All’interno della mostra “Memoria” verranno esposte duecento immagini, selezionate dallo stesso fotografo statunitense e il curatore Roberto Koch, contenute in 17 sezioni tematiche.

Questa antologia di immagini permetterà alle persone che si recheranno in visita di essere pienamente coinvolti negli orrori di guerra documentati dalla macchina fotografica di Nachtwey.

In qualità di partner tecnico dell’esposizione, Orpheo ha fornito il servizio di audioguide e radioguide, oltre ad aver realizzato la produzione audio del percorso di visita.

Anche per questa mostra Orpheo ha pensato proprio a tutti!

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Infatti, sono stati messi a disposizione gratuitamente i cavi a induzione per ipo-udenti, ovvero delle fibbie che permettono di far ascoltare il commento audio direttamente attraverso l’apparecchio acustico dell’utente. Grazie a questa tecnologia il visitatore beneficerà di una maggiore qualità dell’audio, evitando la fastidiosa sovrapposizione delle cuffie all’apparecchio acustico.

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Il servizio fa parte del progetto “Arte per Tutti”, il programma lanciato da Orpheo per rendere accessibili i musei e i siti culturali italiani tramite lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per le esigenze di tutti i visitatori.

Duomo Di Cosenza Audioguide

In arrivo al Duomo di Cosenza le audioguide Orpheo

Dal 29 novembre al Duomo di Cosenza sarà disponibile il servizio di audioguide per i visitatori, con la consegna ufficiale da parte del Rotary Club Cosenza Telesio, l’ente che ha donato alla chiesa cosentina i dispositivi Orpheo per un tour completo della Cattedrale. Alla presentazione ufficiale interverranno l’Arcivescovo Mons. Francesco Nolé, il Parroco don Luca Perri e il Presidente del Rotary Club Davide Garritano.

Locandina duomo cosenza

Il Duomo di Cosenza ha una lunghissima storia che risale addirittura al XI secolo; realizzato in stile romanico, subì un primo restauro già in seguito al terremoto del 1184. Successivi interventi, risalenti al XVI e XX secolo, hanno reso il Duomo un capolavoro di fusione di epoche e stili diversi che mantiene intatta la propria origine medievale nella facciata principale e la propria ascendenza bizantina nel crocifisso e nella tavola della Madonna del Pilerio. Di particolare interesse sono  la tomba d’età tardo-antica di Enrico VII e il Mausoleo di Isabella d’Aragona che tornò casualmente alla luce nel 1891.

Le innumerevoli vicissitudini storiche che hanno coinvolto l’edificio con la sua comunità e i capolavori sacri conservati all’interno saranno finalmente raccontati a tutti i visitatori grazie alle audioguide Orpheo. L’azienda non si è limitata a fornire i dispositivi, ma è intervenuta anche nella stesura dei contenuti e ha curato la fase di registrazione.

Al Duomo di Cosenza le audioguide Orpheo Mikro LX saranno fruibili anche per ipoudenti. L’azienda ha infatti presente le necessità dei visitatori con disabilità e per questo fornisce sempre cavi ad induzione alle strutture clienti che permettono di collegare le audioguide a tutti gli apparecchi acustici. In linea con un’attività concreta a favore dell’accessibilità, Orpheo ha ideato il proprio programma “Arte per tutti” che annovera tecnologie innovative come l’avvio automatico e videoguide in LIS per permettere a tutti di godere a pieno della visita in musei e siti archeologici.

 

Avvio Automatico Audioguide

“Giù le mani” con l’avvio automatico audioguide di Orpheo

Passare di sala in sala alla ricerca del numero di traccia da selezionare non sarà più un problema grazie all’avvio automatico audioguide di Orpheo. L’azienda ha infatti ideato un sistema di radiofrequenze che permette ai visitatori di seguire i contenuti audio in totale comodità, senza bisogno di alzare un dito. L’infrastruttura tecnologica si basa sul dialogo tra tre diverse componenti: driver Orpheo, mini ripetitori a radiofrequenza e audioguide.

Come funziona l’avvio automatico audioguide di Orpheo? I mini ripetitori a radiofrequenze avviano la riproduzione sui dispositivi, coordinati tra loro dal driver Orpheo. In questo modo i contenuti audio si attivano automaticamente, assicurando anche una perfetta sincronizzazione con la proiezione video. Questo sistema tecnologico è ideale in caso di gruppi numerosi e di diverse nazionalità: l’ampiezza dei raggi dei mini ripetitori è modulabile e permette di isolare le diverse zone del percorso senza dover ricorrere ad altoparlanti che disturberebbero la visita altrui.

L’avvio automatico audioguide Orpheo è un innovazione che ha già avuto modo di dimostrare la sua efficacia. Clienti illustri che hanno voluto puntare su questa nuova tecnologia sono stati il Palazzo del Quirinale, “Divina Bellezza” presso il Duomo di Siena e il Foro di Cesare a Roma. Durante questi tour l’avvio automatico audioguide Orpheo ha assicurato uno spettacolo immersivo unico nel panorama culturale, durante il quale i visitatori hanno potuto godere a pieno di uno storytelling appassionante, passeggiando tra meraviglie archeologiche e multimediali senza bisogno di premere alcun tasto.

L’avvio automatico audioguide Orpheo per il Duomo di Siena (video.repubblica.it)

Orpheo ha dato inizio da tempo ad un progetto sull’accessibilità intitolato “Arte per tutti“. L’azienda crede che arte e cultura siano un diritto di tutti e per questo elabora percorsi per bambini, fornisce cavi ad induzione per ipoudenti e dispositivi con marcatori di rilievo per ipovedenti. L’avvio automatico audioguide di Orpheo risponde perfettamente a questa missione, assicurando anche ai visitatori con problemi deambulatori di godere a pieno della passeggiata, senza bisogno di doversi preoccupare di avviare le tracce audio.

 

Museo Della Ceramica Marca Corona

Museo della ceramica Marca Corona: Orpheo vi racconta la tradizione

Il museo della ceramica Marca Corona di Sassuolo ha deciso di rendere omaggio a questa tradizionale arte del nostro paese, vero orgoglio del “made in Italy“.

Il cuore della collezione è costituita dal museo della precedente Fabbrica Rubbiani, in cui pregiati pezzi della ceramica di Sassuolo sono accostati a maioliche provenienti dalle altre città leader nel settore come Casteldurante, Castelli, Pesaro, Savona, Carpi e Modena.

L’ispirazione centrale del museo della ceramica Marca Corona è testimoniare la nobile tradizione di Sassuolo, rivendicando la continuità tra realtà imprenditoriale, vocazione artistica e legame con il territorio dell’azienda fondata nel 1741. La collezione rappresenta l’archivio dell’eccellenza Marca Corona ed è in continua evoluzione grazie agli oggetti di un passato industriale, più o meno recente, che vengono costantemente integrati nella raccolta.  museo della ceramica Marca Corona Il percorso si sviluppa in ordine cronologico, dalle origini ai giorni nostri, e annovera suppellettili, oggetti d’arredo, targhe e piastrelle decorative, precorritrici dell’attuale produzione industriale.

Orpheo è felice di partecipare a questa importante iniziativa culturale, perfetto connubio tra tradizione e innovazione, tra produzione industriale e missione sociale. Sono infatti le sue audioguide Orpheo Mikro Lx ad accompagnare i visitatori durante l’interessante percorso tra le storiche ceramiche di Sassuolo, grazie anche alla produzione audio realizzata, ideale per una narrazione scorrevole ed accurata. Inoltre, grazie al progetto “Arte per tutti“, le audioguide saranno dotate di cavi ad induzione che permettono anche ai visitatori ipo-udenti di godere a pieno della visita.

Museo D'orsay E Dell'orangerie

Orpheo, Museo d’Orsay e dell’Orangerie: un nuovo trio che fa “impressionismo”

Il Museo d’Orsay e dell’Orangerie, tra i più famosi in Francia, posseggono al loro interno le collezioni dei capolavori dell’Impressionismo. Proprio in questi due luoghi prestigiosi, Orpheo offrirà ai milioni di visitatori i propri dispositivi per i prossimi cinque anni.

Il d’Orsay, inaugurato nel 1986, deve la sua fama non solo alla propria collezione, ma anche all’unicità dell’edificio che lo ospita. Non si tratta infatti di un palazzo istituzionale o nobiliare, né di una struttura costruita ad hoc: il Museo sorge all’interno di una vecchia stazione metropolitana abbandonata e ristrutturata magnificamente sul progetto dell’architetto italiano Gae Aulenti. Qui sono esposti capolavori di pittori come Paul Cézanne, Edgar Degas Vincent Van Gogh e Courbet, solo per citarne alcuni.

"Colazione sull'erba", Manet, Museo d'Orsay
“Colazione sull’erba”, Manet, Museo d’Orsay

I Musei d’Orsay e dell’Orangerie distano solo alcune centinaia di metri e anche nel secondo i visitatori possono ammirare opere centrali della Storia dell’Arte. Le Ninfee di Claude Monet, l’opera conclusiva di un ciclo figurativo definita da André Masson la “Cappella Sistina dell’Impressionismo”, nelle sale dell’Orangerie ricreano un ambiente immersivo contemplativo unico, mentre la collezione Guillaume offre ai visitatori una panoramica complessiva sugli artisti centrali tra ottocento e novecento: Cézanne, Matisse, Modigliani, Picasso, Renoir, Rousseau, Soutine.

Dal 2017 e per i prossimi cinque anni saranno le audioguide Mikro Lx, le radioguide Orpheo TG, i tablet Orpheo Nova e le app di Orpheo ad accompagnarvi nelle sale del Museo d’Orsay e dell’Orangerie e a raccontarvi le meraviglie di Monet, Cézanne, Manet e di molti altri maestri della pittura en plein air.

"Ninfee", Monet, Museo dell'Orangerie
“Ninfee”, Monet, Museo dell’Orangerie