PERCORSO PER NON VEDENTI – VISITA TATTILE

PARCO DELL’ARTE – IDROSCALO DI MILANO

Il Parco dell’Idroscalo di Milano ospita un museo a cielo aperto, immerso in una meravigliosa cornice naturale che si estende per più di un chilometro.

Al suo interno è possibile visitare il Parco dell’Arte che ospita sculture di artisti contemporanei di fama internazionale e che si pone tra i primi giardini pubblici di sculture in Italia. 

Un’esposizione che si evolve nel tempo, arricchendosi di nuove opere e autori.

La visita al Parco dell’Arte, a partire dall’estate del 2021, è ancora più completa e appassionante grazie a una App, realizzata da Orpheo e scaricabile gratuitamente da Play Store e App Store, che permette a ogni visitatore di poter scoprire di più sulle opere e sul parco che le ospita.
All’interno della App, oltre alle informazioni pratiche, gli utenti potranno usufruire di due percorsi: uno principale, in italiano e in inglese, e Vedere Oltre, un percorso di visita audio sensoriale per le persone non vedenti e non solo.

Il percorso sensoriale è, infatti, disponibile non solo per le persone non vedenti, ma è un tour che può essere fruito liberamente da tutti e che permette di avere un approccio diverso all’arte, alla scultura immersa in un contesto urbano.

Le 11 sculture, protagoniste di questo percorso, vengono descritte in maniera non convenzionale in modo da coinvolgere l’utente e permettere alle persone con disabilità visita di poter conoscere le opere da vicino e scoprirne tutti i dettagli che le caratterizzano.

Il percorso proposto è stato studiato e realizzato in collaborazione con l’arch. Fabio Fornasari, direttore scientifico del Museo Tolomeo dell’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza” di Bologna.

La voce narrante, infatti, accompagna gli utenti alla scoperta del Parco dell’Arte e delle sculture che lo animano, attraverso un approccio sono solo uditivo ma anche e soprattutto tattile.

In questo modo l’utente potrà approcciare fisicamente l’opera, comprenderne le dimensioni e il materiale utilizzato, la sua ubicazione nello spazio, riuscendo a farsi anche un’idea personale del messaggio che l’artista voleva comunicare.

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